Lo spazio di swap è una di quelle cose che più o meno conosciamo tutti, o perlomeno tutti coloro che almeno una volta hanno installato una distribuzione basata su Linux. Tutti hanno la propria opinione, e spesso molte distro raccomandano una determinata quantità.
La giusta misura
Fino a qualche tempo fa, per stabilire quanto spazio di swap fosse necessario, si calcolava almeno il doppio della RAM presente nel sistema: questo ovviamente quando i tagli di memoria erano in KB o MB. Dunque se un sistema aveva 512MB di RAM, una partizione swap di 1GB era l’ideale.
Considerando che le memorie RAM erano effettivamente piccole, una partizione pari al doppio della memoria in uso non era un grosso problema, e allocare più di questa quantità spesso rendeva il sistema instabile.
Ora che i prezzi sono diminuiti, molti PC hanno diverse decine di GB di RAM, almeno 4GB e molti anche 16GB, 32GB. Avendo a che fare con queste specifiche, il fattore limitante le performance dello spazio di swap è decisamente minore della vecchia regola “il doppio della RAM“. Come conseguenza, lo spazio di swap non è più considerato come memoria di sistema, piuttosto una funzione della memoria di sistema Workload (determina l’utilizzo della memoria dell’intero sistema in un dato periodo di tempo o in uno specifico istante di tempo).
Andiamo al sodo
Quantità di RAM installata | Spazio di swap raccomandato | Spazio di swap raccomandato con ibernazione |
---|---|---|
≤ 2GB | 2X RAM | 3X RAM |
2GB – 8GB | = RAM | 2X RAM |
8GB – 64GB | 4G to 0.5X RAM | 1.5X RAM |
>64GB | Almeno 4GB | Ibernazione non raccomandata |
Quantità di RAM installata | Spazio di swap raccomandato |
---|---|
≤ 2GB | 2X RAM |
2GB – 8GB | = RAM |
> 8GB | 8GB |