IBM, la nota azienda di tecnologia hardware, ha acquistato Red Hat, la famosa società dedicata al software opensource, per 34$ miliardi, pagandola $190 per ogni azione.
Cosa comporta?
Ecco i punti salienti riguardanti l’acquisizione
- IBM acquisirà tutte le azioni rilasciate e in circolazione a $190 per azione, il che rappresenta un valore totale di circa $34 miliardi.
- J.P. Morgan ha consigliato questa manovra ad IBM, provvedendo alla maggior parte del finanziamento.
- IBM rimarrà impegnata alla open governance di Red Hat, partecipando e contribuendo alla community open source e al modello di sviluppo promuovendo dunque l’espansione del suo ecosistema.
- IBM e Red Hat continueranno a costruire e migliorare le partnership di Red Hat, includendo anche i maggiori provider cloud come Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud e altri, in aggiunta a IBM Cloud.
- Red Hat si unirà al team di IBM Hybrid Cloud come una unità a parte, preservando l’indipendenza e la neutralità del retaggio open source.
- Red Hat continuerà ad essere guidata da Jim Whitehurst e dal corrente management team. Jim Whitehurst si unirà al senior management team di IBM.
- IBM intende mantenere la sede principale di Red Hat, così come brand e pratiche.
Ginni Rometty, CEO e capo di IBM ha dichiarato:
IBM diverrà il primo provider di cloud ibrido al mondo, offrendo alle compagnie l’unica soluzione open cloud che sbloccherà il pieno valore del cloud per il loro business
Dalla sua Jim Whitehurst, CEO e presidente di Red Hat:
Unire le forze con IBM ci consentirà di accelerare l’impatto dell’open source grazie ad un aumento di risorse e capacità, portando a Red Hat più clientela e mantenendo l’incrollabile impegno della nostra cultura votata all’innovazione open source.
Questa acquisizione mette insieme i migliori provider di cloud ibrido, e consentirà alle compagnie di muovere tutte le applicazioni business su cloud.
Ad oggi queste aziende già usano più cloud, ma una ricerca mostra come l’80% del carico di lavoro deve ancora essere spostata a causa dei limiti dovuti alla natura del software proprietario predominante nel mercato del cloud. Questo impedisce la portabilità dei dati e delle applicazioni attraverso cloud molteplici, la sicurezza dei dati in un ambiente multi-cloud; qui dunque entra in gioco la soluzione di IBM e Red Hat, volta a risolvere queste problematiche.
Red Hat può essere una valida scelta per il business di IBM, che negli anni si è trasformata da gigante hardware ad una compagnia basata sull’erogazione di servizi. Gli unici dubbi sono relativi al fatto che non si sa come le due compagnie si evolveranno insieme, ma come detto prima, la natura di Red Hat rimarrà intatta, sia all’interno di IBM sia nei confronti dei suoi partner.