Il 23 settembre è stata rilasciata la versione 0.4.12 di ReactOS, il sistema operativo che vuole diventare la vera alternativa open source di Windows, supportando programmi e driver del SO di Microsoft.
Questa release, ancora in fase alpha, porta con sè varie novità, non solo estetiche.
Window snapping
Nei comuni sistemi operativi esiste una funzione chiamata Window snapping, che permette di collocare, appunto, le finestre dei programmi nello schermo tramite tastiera o anche mouse (come su Windows 10).
Questa funzione arriva, finalmente, in ReactOS, consentendo quindi agli utenti di poter gestire le finestre senza fronzoli.
Font rendering migliorato
Il rendering del font è molto importante per poter visualizzare correttamente le scritte nei programmi. Capita però che in alcuni di questi, come iTunes, ciò non accade, visualizzando inperfezioni che possono rendere inusabile il programma.
ReactOS 0.4.12 risolve il problema, ottimizzando il font rendering. Ulteriori miglioramenti arriveranno nelle prossime release, ma si può dire che attualmente gran parte del problema è già stato risolto.
Driver per Intel e6100 NIC incluso di default
Essendo ReactOS instabile, non tutti i PC lo supportano correttamente. Perciò si ricorre all’utilizzo di programmi per le macchine virtuali (VM) come VirtualBox e VMware.
In particolare questi due usano per la connessione Internet una scheda emulata del Intel e1000 NIC. Il problema è che ReactOS non includeva il driver di quella scheda, complicando la vita all’utente che doveva cercarselo da solo.
Nella nuova release ReactOS include di default il driver per supportare la Intel e1000 NIC, risolvendo il problema. Il driver può essere usato anche nei PC reali, anche se bisogna testarlo per verificare che funzioni veramente e senza problemi.
Nuovi temi: Mizu e Lunar
Il supporto ai temi risale alle release 0.3.x, con il primo tema Lautus. In questa nuova release ReactOS introduce due nuovi temi: Mizu, creato da Foxlet, che riprende l’aspetto flat e moderno di Windows 10, e Lunar, creato da Joann Mõndresku e Adam Słaboń, più simile a Windows XP.
Più scelta, quindi, per l’utente, che potrà sostituire il tema classico simil-Windows 95 con uno più moderno. A me piace molto il tema Mizu, e voi? Quale preferite? 😉
E altro ancora
Le novità non finiscono qui: molte migliorie sono presenti sotto il cofano di ReactOS 0.4.12. Eccovi un piccolo riassunto del tutto.
- Miglioramenti al kernel, alla cache, al driver CDFS e al power management; sistemato il supporto all’avvio PXE con ReactOS
- Riscritta la funzionalità write-protection, proteggendo il kernel da programmi che potrebbero toccare parti importanti del SO (un piccolo passo in avanti verso alla futura release x64/amd64)
- Supporto ai DLL user-mode e ai dispositivi MIDI
- 226 Bugfixes
Se volete provare ReactOS, qui sotto c’è il pulsante per poterlo scaricare:
Nota bene: il BootCD è l’installer vero e proprio, mentre LiveCD permette di provare ReactOS tramite disco, come se fosse una distro GNU/Linux in LiveUSB, in caso non funzionasse l’installer o non lo si vuole installare nel PC.
Attenzione: NON è possibile usare una chiavetta USB per avviare (l’installer di) ReactOS, avete bisogno di un CD o DVD. Clicca qui per vedere l’attuale stato del supporto USB.
Nell’ultimo periodo, ReactOS ha ingranato la marcia, portando novità, miglioramenti e tanti bugfixes in pochi anni. Nonostante sia ancora in alpha e non pronta per un uso professionale, rimango comunque colpito da come sta crescendo e di come, piano piano, stia diventando più stabile e al passo coi tempi, grazie alle varie ottimizzazioni per un miglior supporto a più programmi possibili e anche ai temi per renderlo graficamente più accattivante.
Magari, un giorno, quando entrerà nel ramo beta (0.5.x), ReactOS potrebbe finalmente combattere contro Windows e il suo monopolio, offrendo un’alternativa gratuita e soprattutto open source.
E voi, cosa ne pensate di ReactOS e di questa nuova release?
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